Cosa ci insegnano i fazzoletti dei bar sull'AI? (#70)


Ti è mai capitato di trovarti in un bar, afferrare un fazzoletto per pulirti dopo aver gustato una deliziosa brioche ripiena di crema pasticcera, solo per ritrovarti più appiccicoso di prima? Se stai annuendo, sappi che non sei solo. Una esperienza tanto frustrante quanto comune, ma allora la domanda è … perché?
Perché i fazzoletti del bar, per dirla male, non funzionano?

Il mistero dei fazzoletti

Sembrano essere ovunque nei bar italiani eppure la maggior parte di noi li ritiene, per dirla carinamente, inefficaci, di bassa qualità, praticamente inutili. Eppure loro continuano ad essere li, sui banconi o sui tavolini, sapientemente ordinati, praticamente da sempre. Inattaccabili.

Poi, grazie ad una dritta della mia pasticciera di fiducia, l’illuminazione: non è che questi fazzoletti siano mal fatti, siamo noi che li stiamo usando nel modo sbagliato!

Questi fazzoletti in realtà non sono progettati per pulire, ma per non sporcare. Il loro scopo primario è quello di fungere da barriera tra le nostre mani e i cibi zuccherati che stiamo per gustare. Per questo motivo sono fatti di carta velina, a volte con un sottile strato di plastica, e sottoposti a un processo di goffratura che li rende ruvidi al tatto. Ma tutto questo di proposito: questa composizione infatti li rende perfetti per afferrare una brioche senza sporcarsi, ideali per evitare di avere le mani impiastricciate, ma terribili per pulirsi dopo averla mangiata.

Tutto fantastico, tutto chiaro; se non fosse che il giorno dopo, finito il mio cornetto, per pulirmi le mani … li ho ripresi di nuovo! Doh!

Non è lo strumento; è come lo usi

Questa rivelazione mi ha fatto riflettere su quanto spesso commettiamo lo stesso errore in altri ambiti della nostra vita, in modo particolare quando si tratta di nuove tecnologie; non fa eccezione l’intelligenza artificiale.

Proprio come con i fazzoletti del bar, molti di noi stanno cercando di utilizzare l’AI generativa per compiti per cui non è stata progettata, restando delusi quando non ottengono i risultati sperati e abbandonando qualunque possibilità di usarla. Ma forse, invece di lamentarci della tecnologia, dovremmo chiederci: stiamo usando lo strumento giusto per il lavoro giusto?

Proprio come i fazzoletti del bar anche i modelli di Generative AI hanno usi specifici e, soprattutto, i propri punti di forza e relativi limiti.

La chiave sta allora proprio nel riconoscere i limiti di questi strumenti, che si tratti di fazzoletti di carta o di modelli di AI. Proprio come non dovremmo aspettarci che un fazzoletto del bar pulisca efficacemente le nostre mani appiccicose, non dovremmo pretendere che un modello di AI faccia cose per cui non è stato progettato o addestrato. Questa consapevolezza ci permette di adattare le nostre aspettative e utilizzare la tecnologia in modo più efficace, da subito.

Una volta compresi i limiti, diventa fondamentale capire quando/come usare questi strumenti.

5 “use case” da cui partire

I fazzoletti del bar, ora lo so, hanno un chiarissimo “use case”: sono progettati come barriera, non per pulire. Ci vuole tempo ed attenzione per cambiare il nostro modo di vedere i fazzoletti e usarli in modo corretto.

Allo stesso modo, ogni modello di AI è stato concepito per uno scopo specifico. Prima di utilizzarli, è fondamentale avere una chiara comprensione delle loro capacità e dei nostri obiettivi.

Ho provato allora a mettere insieme cinque esempi concreti e pratici che illustrano come l’AI, se impiegata in modo appropriato, possa rivoluzionare fin da subito il nostro approccio al business. L’invito è a sperimentare e valutare personalmente queste possibili applicazioni! E magari crearne di nuove!
Quindi, partiamo!

  1. Feedback personalizzato Immagina di avere un coach personale disponibile 24/7, capace di analizzare i tuoi pensieri e comportamenti per fornirti preziosi insight. Da qualche tempo io ad esempio uso Claude per analizzare i miei diari personali, identificando pattern comportamentali e ricavandone consigli per il miglioramento personale. Pensa a quanto potrebbe essere potente per lo sviluppo della leadership! Come implementarlo:

    • Inizia a tenere un diario delle tue riflessioni professionali.

    • Usa un’AI come Claude per analizzarle periodicamente.

    • Chiedi all’AI di identificare pattern, punti di forza e aree di miglioramento.

    • Usa questi insight per stabilire obiettivi di sviluppo personale e professionale.

  2. AI come partner nelle decisioni complesse Quante volte ti sei trovato bloccato tra opzioni apparentemente equivalenti? L’AI può fungere da arbitro imparziale, aiutandoti a navigare situazioni complesse con maggiore chiarezza. Come utilizzarlo:

    • Descrivi dettagliatamente la situazione all’AI, fornendo tutto il contesto necessario.

    • Chiedi all’AI di analizzare la situazione da diverse prospettive.

    • Fai domande specifiche come “Quali potrebbero essere le conseguenze inattese di questa decisione?”

    • Usa le risposte dell’AI come punto di partenza per una riflessione più profonda, non come verità assoluta.

  3. Supporto strategico con mappe mentali e framework Grazie all’AI, possiamo avere accesso a una vasta gamma di questi modelli e applicarli alle nostre decisioni strategiche. Come farlo:

    • Carica in un’AI avanzata una serie di mappe mentali e framework decisionali.

    • Quando affronti una decisione strategica, chiedi all’AI di applicare questi modelli alla tua situazione specifica.

    • Usa l’output dell’AI come punto di partenza per la tua analisi, non come risposta definitiva.

  4. AI come assistente alla scrittura La scrittura è una componente cruciale del business. L’AI può trasformare radicalmente il tuo processo di scrittura. Prova seguendo questi step:

    • Usa l’AI per sintetizzare grandi quantità di informazioni, risparmiando ore di lettura.

    • Parla con l’AI durante una passeggiata, usando la funzione vocale, per generare idee.

    • Chiedi all’AI di creare una bozza di outline basata sulle idee generate.

    • Utilizza l’AI per espandere sezioni, riformulare frasi e migliorare la chiarezza.

  5. Prototipazione rapida con AI Uno degli use case più entusiasmanti è l’uso dell’AI per la prototipazione rapida realizzando ad esempio app in pochi giorni invece che in mesi di sviluppo e senza esperienza di coding. Come farlo:

    • Definisci chiaramente lo scopo e le funzionalità della tua app o prototipo.

    • Utilizza un’AI come ChatGPT per generare il codice base.

    • Itera rapidamente, chiedendo all’AI di modificare e migliorare il codice.

    • Usa l’AI per debuggare e ottimizzare il codice.

Come (NON) sporcarsi le mani

E’ chiaro che con i fazzoletti il rischio peggiore potrebbe essere quello di rimanere con le mani appiccicose, ma con l’AI il pericolo è ben più significativo: potremmo abbandonare prematuramente una tecnologia rivoluzionaria, etichettandola come inutile prima di averne compreso il vero potenziale.

Gli “use case” che ho presentato servono come primo approccio allo strumento, ma le possibilità sono limitate solo dalla nostra creatività e dal nostro coraggio di innovare. Non perdiamo questa opportunità di crescita e trasformazione. Solo così potremo sfruttare appieno il suo potenziale… senza sporcarti le mani con opportunità mancate.

Sempre avanti, condannati all’ottimismo!

Giuseppe