Quanto pesa un bilanciere? (#19)


La risposta corretta è “dipende”! Qualsiasi sforzo, qualsiasi sfida, all’inizio sembra impossibile; poi, una ripetizione alla volta, diventa fattibile e alla fine, inevitabile.

Non sono mai stato particolarmente sportivo, al contrario di mio padre. Lui campione di velocità negli anni ‘50 e ‘60, io maestro nel lancio dei coriandoli. Non è che non mi piaccia allenarmi, sia chiaro; semplicemente non ho mai trovato una disciplina che riuscisse a coinvolgermi e a farmi venire voglia di “fare fatica”. Fino a quando, in una primavera di qualche anno fa, ho visto ad Austin in Texas un gruppo di disagiati che spostavano copertoni delle ruote di un autobus in mezzo ad una piazzola di cemento armato.

Ho chiesto al mio amico che era con me “ma quelli che stanno facendo?” e lui.. “Quello è Crossfit!

Amore a primo burpee

Per me è stato subito grande amore; ricordo una scritta sulle pareti del primo Box che ho visitato (eh si, mica si chiamano palestre, sono box!). E la scritta recitava, parafrasando “noi non usiamo macchine, noi forgiamo macchine!” Basta, sono vostro, ditemi quanto vi devo pagare; da markettaro sono stato conquistato dal modello di allenamento multivariato ad alta intensità per il quale ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da imparare e da fare. Con il Crossfit è impossibile annoiarsi.

Di solito mi alleno tra le 6 e le 7 di mattina … può sembrare assurdo, ma la classe è sempre piena di persone che, o per indole o per comodità, trovano che questo sia l’orario migliore.

Qualche giorno fa avevamo nel nostro palinsesto una serie di alzate con il bilanciere ed io, da bravo “wannabe”, appena arrivato nel box sono andato a prendere il mio bilanciere vuoto e, sarà stata l’ora, sarà stata la bottiglia di vino della sera prima ma… era davvero, davvero, davvero l’oggetto più pesante del mondo. Poi ho fatto i miei esercizi, con la mia classe; caricato pesi, alzato il bilanciere e concluso il WOD (Workout Of the Day).

Mentre riportavo il bilanciere vuoto nel rack una cosa mi ha colpito; era leggerissimo. Avevo la sensazione che avrei potuto lanciarlo senza problemi a metri di distanza…

Cosa era successo?

Da bilanciere a bussola

In modo assolutamente naturale, ripetizione dopo ripetizione, il bilanciere è di fatto .. scomparso dal mio allenamento. Ho aggiunto pesi, tolto pesi, cambiato movimenti e completato il mio workout e così facendo quello che all’inizio era IL peso, è diventato una semplice bussola del mio allenamento. Il bilanciere non era altro che il mio punto di partenza.

Spesso quando iniziamo un nuovo progetto o una nuova impresa, tutto sembra pesante, ingombrante, quasi insormontabile. Ma poi, con l’esperienza, con la pratica, con la ripetizione, quel “peso” si trasforma. Diventa una bussola, un indicatore di direzione, un catalizzatore di energia e focus.

Qualsiasi sforzo, qualsiasi sfida, all’inizio sembra impossibile; poi, una ripetizione alla volta diventa fattibile e alla fine, inevitabile. Ecco perché è fondamentale, sistematicamente, darsi obiettivi, continuare a sfidarsi e non restare fermi a quello che già sappiamo fare, perché il vero rischio è non cogliere il potenziale che abbiamo davanti.

E adesso vado a godermi il pranzo della domenica che domani, alle 6, il mio bilanciere mi aspetta.

Sempre avanti, condannati all’ottimismo!
Giuseppe