Il 2022 mi ha regalato due date da ricordare, per tutta la vita. La prima è il 18 Luglio, con la nascita di figlia #2. Voluta, desiderata e alla fine arrivata a riempirci le giornate di pannolini e risate; una data che ha cambiato tutto della mia vita familiare, dagli orari, ai ritmi delle giornate (e delle notti). La seconda data memorabile è, senza dubbio, il 30 Novembre. Il momento del lancio di Chat GPT al pubblico. E come ogni nuova nascita, anche questa ha cambiato tanto della nostra quotidianità. Come?
Una crescita continua
Il prodotto di OpenAI ha avuto da subito una crescita fenomenale da tutti i punti di vista. In termini di utenti attivi mensili è arrivato a 1,5 miliardi già a Settembre 2023 (fonte Similarweb) superando così in meno di un anno i numeri raggiunti da Bing in 14 anni di vita. Ma non finisce qui: Chat GPT è anche diventato in poco tempo un importante esempio di come i Large Language Model (LLM) e le interfacce conversazionali possano mettere a rischio il predominio di Google nel mercato della ricerca online (e vedremo se e cosa cambierà con il rilascio di Gemini).
Inizialmente si pensava che alcuni domini dell’intelligenza umana fossero al riparo da questa rivoluzione e invece ormai tanti studi dimostrano come ChatGPT-3 sia in grado di generare più idee creative e di maggiore qualità rispetto agli esseri umani e possa diventare, con i giusti prompt, un potente alleato anche per la generazione di nuove idee imprenditoriali.
Sempre in meno di un anno il prodotto si è evoluto ad un ritmo vertiginoso; la versione rilasciata nelle ultime settimane, GPT-4V, permette ora di utilizzare input “multimodali“, ovvero non solo testo ma anche immagini e altri documenti. Chat GPT quindi può prendere come input per generare testo ed immagini non solo un prompt testuale, ma anche immagini, file PDF, screenshot ecc.
Il carretto a guida autonoma
Ora un piccolo sfogo. Mentre il mondo accelera verso l’era dell’AI, l’Italia si prepara a questi cambiamenti epocali nominando un ottantacinquenne a capo della Commissione Algoritmi AI. Un politico del secolo scorso totalmente scollegato dalla rivoluzione tecnologica in atto. È come mettere un Amish alla guida della task force sulla guida autonoma di Tesla. Un insulto all’innovazione e ai talenti italiani. Ok, sfogo finito.
Decisamente meglio di noi stanno facendo negli Stati Uniti dove pochi giorni fa con l’Executive Order 14110, è stato fatto un importante passo avanti verso una visione etica dell’AI, riconoscendo le sfide da affrontare, certo, ma soprattutto la necessità di collaborare, insieme, alla scrittura di quello che sarà il futuro di queste tecnologie. La piattaforma AI.gov, lanciata nello stesso giorno dell’Executive Order, mira infatti ad indirizzare e stimolare un ampio coinvolgimento della società civile su questi temi fornendo anche percorsi di formazione e modelli di collaborazione per i cittadini. Ben fatto!
Il mondo è già cambiato
Insomma, quello che dobbiamo capire è che il mondo è GIÀ cambiato; gli effetti di questa rivoluzione sono diventati parte integrante della nostra vita in questo anno e comprenderli è fondamentale per permetterci di governare questa fase e non subirla. A partire dal lavoro; come è cambiato in un anno il nostro modo di lavorare?
Ecco 5 spunti da cui partire!
-
La tua nuova collega è un Algoritmo!
Ne abbiamo già parlato qualche settimana fa su questi schermi. Immaginate di rivolgervi al vostro nuovo “collega” per consigli su temi diversissimi, dallo sviluppo di codice, al marketing o all’analisi di un referto delle analisi cliniche. Non è un esperto qualunque, ma un’intelligenza artificiale generativa, come GPT-4. Uno strumento simile non solo vi farà risparmiare tempo prezioso, ma porterà una ventata di creatività e precisione tecnica ineguagliabile. L’AI insomma si sta evolvendo da semplice assistente a partner decisionale di alto livello, pronto a rivoluzionare team e processi lavorativi.
-
La Biforcazione della Forza Lavoro
L’adozione dell’AI creerà una nuova classe di lavoratori, gli “AI-savvy”, che sapranno sfruttare questa tecnologia per migliorare qualità e velocità del proprio lavoro. Questo non è un futuro lontano, ma una realtà imminente che richiederà un apprendimento costante e l’adozione di una mentalità aperta e innovativa.
-
Salute Mentale e Stress Lavorativo
Mentre l’AI promette di alleggerire il carico cognitivo, non possiamo ignorare l’impatto che avrà sulla salute mentale dei lavoratori. L’ansia legata alla sostituzione umana e la perdita di posti di lavoro sono sfide reali che richiederanno un nuovo tipo di leadership, ancora più attenta e consapevole rispetto al benessere del proprio team.
-
Zero Tolleranza per l’Attrito
L’AI ridurrà drasticamente il tempo e lo sforzo necessari per accedere a informazioni e prendere decisioni. Le interfacce utente dovranno essere intuitive e immediate, e i manager dovranno assicurarsi che i flussi di lavoro interni siano ottimizzati per ridurre al minimo l’attrito e massimizzare l’efficienza.
-
Esplosione di Creatività
L’AI non è solo un potente strumento analitico, ma anche una fonte inesauribile di creatività. La capacità di generare e valutare idee con l’aiuto dell’AI stimolerà l’innovazione e l’imprenditorialità, aprendo la strada a nuove opportunità di business e a una più rapida realizzazione di prototipi e prodotti.
Insomma, nel suo primo anno di vita la Generative AI ha dimostrato di non essere solo un’altra tecnologia emergente, ma un vero e proprio cambiamento paradigmatico soprattutto nel mondo del lavoro. È essenziale quindi prepararsi a navigare le acque inesplorate dell’intelligenza artificiale con curiosità, coraggio e una visione chiara per il futuro.
In fondo è solo il primo compleanno!
Sempre avanti, condannati all’ottimismo!
Giuseppe